INTENSI COMBATTIMENTI ALL’OVEST DELLA COSTA D’AVORIO

Soldati della milizia armata del signore Ouattara

 

Secondo le Informazioni in nostro possesso, d’intensi combattimenti si starebbero svolgendo all’ovest de la Costa d’avorio, nella regione di TAI , tra alcuni uomini armati e l”ex esercito ribelle oggi al potere del signore Ouattara. Gli ex soldati ivoriani che avevano combattuti i ribelli oggi al potere si rifiutano di prendere parte ai combattimenti, costringendo quindi le autorità militari ivoriani a contare solo sui ex ribelli mal addestrati. Più ampie informazioni nelle ore a seguire sui blog e pagine internet di ACC COMMUNICATION

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19 settembre-2002-19 settembre 2011 : Sulle tracce della ribellione

Nove anni fa, un sanguinoso tentativo di golpe di stato si tramutò in ribellione armata. La Costa d’Avorio era sotto l’ attacco di un’orda di individui loschi venuti dal nord del paese. Ritorno su quei tristi eventi che hanno influenzato per sempre la vita politica in Costa d’Avorio.

Durante la notte dal 18 al 19 settembre 2002,mentre è in visita ufficiale in Italia, il presidente della Costa d’Avorio Laurent Gbagbo al potere da soli 2 anni (da fine ottobre 2000) deve fare fronte all’ennesimo tentativo di golpe di stato contro il suo governo. Molti siti militari ,residenze di ministri e personalità politiche sono presi d’assalto à Abidjan, Bouaké e Korogho. Di fronte al fallimento evidente dei loro piani, i golpisti decidono di ripiegarsi a Bouaké . Nasce così il nucleo di quello che si trasformerà poi in ribellione armata. La nuova ribellione con l’appoggio dell’esercito francese ,(sul campo ufficialmente per rimpatriare i propri cittadini) divide il paese in due. Si scoprirà poi che i principali autori del golpe di stato prima di quei eventi si trovavano in esilio nei paesi limitrofi. Gran parte di loro infatti si trovavano in Burkina Faso dove l’ex sergente dell’esercito ivoriano era riuscito a mettere in piedi una milizia composta da ex studenti sindacalisti, dissidenti e disertori, il tutto con il benestare del presidente del Burkina Faso Blaise Compaoré.

Il contingente del sindacato studentesco (fescistes)

Durante la transizione militare (dicembre 1999 – ottobre2000) guidata dal Generale Robert Guei, molti militari accusati di aver tentato di assassinarlo si erano rifugiati in Burkina Faso. Durante il tentativo di golpe conosciuto con il nome di “coup du cheval blanc” (golpe del cavallo bianco) ad esempio, il generale futuro candidato alle elezioni del 2000 si era separato dei generali Palenfo e Abdoulaye Coulibaly membri del comitato nazionale di saluto pubblico (cnsp) organo di governo dell’allora al potere.

Nell’ottobre del 2000, mentre Laurent Gbagbo socialista e famoso oppositore politico da 20 anni accede alla magistratura suprema, nella FESCI (più grande sindacato studentesco ) alcuni membri guidati da un certo Doumbia Major creano una fronda contro Ble Goude, l’allora segretario generale del sindacato. Gli eventi dolorosi che accompagneranno quella secessione saranno conosciuti come “la crisi dei maceti” nei campus. I membri rimasti fedeli a Ble Goudé vedevano dietro alla dissidenza di Doumbia Major, la mano dell’ex segretario generale della FESCI, Guillaume Soro, chi nel frattempo era diventato membro del RDR guidato da Alassane Dramane Ouattara ed era stato nella stessa lista con Henriette Dagri Diabaté membro influente del RDR durante le elezioni legislative del 2000 boicottate poi dal RDR.

Non essendo riusciti a prendere le redini del potere all’interno della FESCI, molti dissidenti decidono di fuggire dal paese e rifugiarsi in Burkina Faso e in Mali. Drigoné Faya, Saliuf Soumahoro, Bossenan Claver “CLARCK”, Kara,Morel, Timité Ben Rassoul si ritroveranno quindi in Mali, mentre in Burkina Faso Guillaume Soro e i suoi amici tra cui “soul to soul” , e Doumbia Major andranno ad aggiungersi ai militari in esilio, guidati dal sergente IBRAHIM COULIBALY (IB) . La ribellione Ivoriana nasce così a Ouagadougou. Il capo delle operazioni militari IB che andava in giro per le strade di Ouagadougou in sella ad una moto di grossa cilindrata, decide di nominare Guillaume Soro portavoce della ribellione in esilio.

Guei Robert , Vittima del proprio complotto.

Durante la preparazione del Golpe, spiegherà poi A. Coulibaly, Fu assegnato ad ognuno il compito di assassinare una o più personalità politiche o militari. « E Così che il ministro dell’interno Boga Doudou ed Alti ufficiali dell’esercito furono uccisi. Altre personalità tra cui dei ministri del neo governo Gbagbo dovevano conoscere la stessa sorte in modo da scongiurare ogni velleità di resistenza.» L’ex presidente il generale Robert Geui sapeva della preparazione del golpe, i suoi elementi facevano parte dei militari coinvolti, purtroppo per lui, senza che venisse a saperlo, i suoi uomini l’avevano tradito. Mentre Robert Guei era convinto che sarebbe tornato nel caso il golpe fosse riuscito a fare il presidente della repubblica, IB e gli altri militari l’avevano inserito nell’elenco delle personalità da assassinare. IB era anche incaricato, in caso di riuscita del golpe di fare la dichiarazione di presa del potere per conto del vero patrocinante .

Il golpe anticipato al 19 settembre

La data del 19 settembre era stata scelta all’ultimo minuto, se è vero che un primo contingente arrivato da Ouagadougou e uomini del generale Robert Guei si trovavano già a Abidjan, è anche vero che le operazioni furono avviate nella notte del 18 al 19 settembre senza che le cose fossero veramente pronte. Il golpe fu cosi un fallimento totale, anche se morirono tanti dignitari del governo Gbagbo e qualche ufficiale militare. Robert Guei che aveva deciso di anticipare il golpe muore assassinato dai suoi stessi uomini, che realizzarono così un golpe nel golpe. Questo assassinio fu l’unica vittoria per la ribellione .Avendo fallito i golpisti si ripiegarono al nord a Bouaké dove installarono la loro base. IB Invece si installò in un’altra città del nord Korogho, nell’albergo “le Mont Korogho” . Nacque cosi dal fallimento di un golpe , la ribellione armata in Costa d’Avorio. Gli assaslitori riuscirono a prendere a Bouakè, Korogho soltanto perché quelle città del nord che erano riusciti ad infiltrare avevano a disposizione pochi militari per difenderle.

scontro tra Guillaume soro e Ibrahim Coulibaly.

Guillaume Soro capo della branca civile decide quindi di eliminare IB e prendere le redini di tutta la ribellione. Per raggiungere i suoi scopi, Soro denuncia la politica tribale di IB che nomina ai posti di responsabilità solo i membri della propria etnia. Con la benedizione del vero patrocinante della ribellione, la posizione di IB (capo militare) è resa fragile, anche perché per non attirare sospetti su di lui, aveva l’abitudine di stare più a Ouagadougou che in Costa d’Avorio. Con l’appoggio del Burkina Faso e della Francia, viene deciso di allontanare in modo definitivo il capo della branca armata della ribellione IB. Soro Guillaume può quindi prendere il commando di tutta la ribellione. Gli uomini di IB verranno o uccisi o allontanati, o costretti all’esilio. Soro Guillaume diventa quindi l’unico capo della ribellione e può nominare i suoi uomini ai posti chiave.

Tentativi d’IB di riprendere il potere

Realizzando di essere stato tradito da Guillaume Soro che chiamava affettuosamente il suo fratello minore, il sergente IB , che non ha rinunciato a rovesciare il presidente Laurent Gbagbo tenterà per 2 volte ( secondo la nostra fonte ) di assassinarlo e prendere così il potere al “sud” del paese. Avendo fallito,i suoi uomini rimasti gli consigliano di riprendere con la forza la “sua ribellione” del nord, anche perché tra i “soldati” semplici della ribellione, molti sono stati formati da IB stesso. Incoraggiato dai servizi segreti francesi (che in realtà stanno cercando di stanare gli ultimi sostegni di IB ) IB viene incoraggiato a creare dal suo esilio in Benin un partito politico e assassinare Soro Guillaume. Paradossalmente, sarà uno dei fratelli d’IB a rivelare tutto il piano a Guillaume Soro che si servirà di questa scusa per eliminare fisicamente tutti i sostegni d’IB ancora presenti nella ribellione.

Uno dei primi a morire sarà KASS, che nel dispositivo militare della ribellione comandava l’artiglieria pesante. Controllava l’aeroporto di Bouaké e per Guillaume Soro era une vera e propria spina nel fianco, spiega la nostra fonte A.Coulibaly. “ Kass era davvero potente. Quando si arrabbiava, nessuno poteva viaggiare anche perché la ribellione disponeva di un solo elicottero che si trovava all’aeroporto di Bouaké. Minacciava sempre di mettere a fuoco e sangue Bouaké e fare tornare Bouaké sotto al controllo del governo del Presidente Gbagbo,nel caso le sue richieste non fossero state soddisfatte .” Ahmed, fratello di Soro Guillaume fece credere a Kass che suo fratello maggiore aveva dato l’OK per il rovesciamento di Guillaume Soro. Gli fece anche credere che dei rinforzi importanti l’avrebbero spalleggiato durante le operazioni. “ Rinforzi che esistevano, ma erano cadute in una trappola tesa da altri capi della ribellione Sherif Ousmane e Wattao, fedeli tra i fedeli di Guillaume Soro. Kass si ritrovò quindi solo e isolato a Bouaké senza saperlo. Riuscì comunque a prendere il controllo della città eliminando uno dei capi della ribellione Mobio e neutralizzando un altro LOSS e gli uomini a suo seguito..

I cacciatori dozos aiutano soro e i suoi uomini

“Avendo perso Bouaké, gli uomini di soro contattarono i ribelli fedeli a Kass, dicendo loro che in realtà il loro capo aveva ricevuto dal nemico di sempre Laurent Gbagbo 192 miliardi di franchi cfa per destabilizzare la ribellione. Gli uomini di Kass che non erano della stessa etnia di Kass si ribellarono così contro di lui.” Il capo dei dozos (cacciatori tradizionali ) il vecchio Bamba chiamò Kass che controllava sempre Bouaké e con la promessa di dargli nuovi poteri mistici lo convinse a venire a trovarlo. Una volta sul posto, Kass venne neutralizzato, il suo cuore strappato e il suo cranio rotto. Così morì l’ultimo dei sostenitori di IB, che era riuscito a prendere il controllo della capitale della ribellione.

La nascita del comando Invisibile

Dopo la morte di tutti i suoi uomini importanti, IB sparisce dalla scena e dopo essere riuscito a fuggire dalle maglie tese dalla giustizia francese , sostenitrice del suo nemico Guillaume Soro,riappare in Costa d’Avorio dopo le elezioni presidenziali del 2010 alla testa del Comando invisibile. Il comando invisibile composto per l’essenziale d’uomini d’IB che erano riusciti a nascondersi nei paesi limitrofi dopo le grandi purghe. IB è spalleggiato da un maliano ancora presente oggi al campo militare di Abobo e che si fa chiamare “Colonel” , e di un cittadino del Burkina Faso conosciuto sotto all’appellativo di “Hamed le libérien” che insieme ai suoi uomini controlla ancora il centro di trasmissioni d’Abobo. Sono questi gli uomini che saranno chiamati comando invisibile dopo le elezioni di ottobre 2010 . Tra di loro, molti stranieri tra cui dei mercenari venuti dal Mali e dal Burkina Faso.

Il contingente del Burkina in particolare , secondo le informazioni in nostro possesso , occupava uno stabilimento in cui erano custodite quasi tutte le armi che servivano per le operazioni nella zona compresa tra Angré extension, e la lisiera di Aboo-Baoulé. Dopo la proclamazione dei risultati delle elezioni presidenziali e la crisi che ne segue, il comando invisibile lancia la guerriglia armata a Abidjan, riuscendo ad isolare completamente Abobo dal resto della città, dove IB continuava a reclutare giovani meccanici (per la maggior parte stranieri) e rapinatori. Guillaume Soro, tornato alleato d’IB per i bisogni della causa, non smette comunque di sorvegliare le attività di questo amico-nemico molto ambizioso. Una volta l’obiettivo raggiunto, e il presidente Laurent Gbagbo rovesciato grazie sopratutto all’appoggio aereo massiccio dell’esercito francese e della forza d’interposizione dell’ONU,gli uomini di Soro Guillaume aiutati dai soldati francesi si incaricano di eliminare definitivamente IB, e con la scusa che stesse preparando un altro golpe di stato, gli tendono una trappola e lo assassinano. Muore così uno dei capi più importanti della ribellione armata in costa d’Avorio.

Tradotto dall’articolo in Francese di Gerard Koné

Fonte : Le nouveau Courrier.

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ALBORI DELLA CRISI IVORIANA

A-1. Presentazione della Costa d’Avorio.

La Repubblica di Costa d’Avorio ( in francese République de Côte d’Ivoire ) è uno stato dell’Africa occidentale. Confina ad Ovest con la Liberia e la Guinea, a nord con il Mali e il Burkina Faso, ad est con il Ghana e a sud con il Golfo di Guinea. La popolazione nel 2010 era stimata a 21 058 798 abitanti.

La Costa d’Avorio è una repubblica presidenziale con capitale politica ed amministrativa Yamoussoukro , e capitale economica Abidjan. La lingua ufficiale è il francese e la moneta il franco CFA (come d’altronde tutte le ex colonie francesi).

Prima protettorato francese nel 1843, la Costa d’Avorio divenne colonia francese nel 1893, fino al 7 Agosto 1960 anno della sua indipendenza politica sotto la guida di Félix Houphouët-Boigny primo presidente della Repubblica.

L’economia della costa d’Avorio essenzialmente basata sull’esportazione di materie prime sopratutto quelle agricole caffè e cacao , conobbe nei 2 decenni successivi alla fine della colonizzazione une crescita eccezionale , facendo di questo paese uno dei paesi più prosperi dell’intero continente africano.

A-2. Quadro economico-politico nel 1990 e nomina come primo ministro di Houphouët Boigny di Alassane Ouattara.

Nel 1990, oltre a una crisi economica che perdura fin dagli anni 70, il paese deve anche affrontare periodi di turbolenze socio-politiche.

Di seguito alla crisi sociale del 1990 scatenata dalle misure d’austerità imposte al governo ivoriano dall’ FMI (fondo monetario internazionale) e la banca mondiale ,attraverso un piano d’aggiustamento strutturale molto rigido, e sotto alla pressione dei gruppi di opposizione capeggiati dal fronte popolare ivoiriano (FPI )di Laurent Gbagbo, ,il partito democratico della Costa d’Avorio (PDCI) allora al potere decise di reinstaurare il pluralismo dei partiti, comunque previsto dall’articolo 7 dell’allora costituzione ivoriana. Questa decisione fu presa il 30 aprile 1990 e i nuovi partiti autorizzati il 31maggio 1990.

Nel settembre del 1990, le elezioni presidenziali vengono organizzate in condizioni disastrose e sotto al completo controllo della macchina elettorale del PDCI ancora al potere. Felix Houphouët-Boigny vincerà queste pseudo elezioni. Contro il socialista Laurent Gbagbo

Sul piano politico, l’accentuarsi de la crisi socio-economica inizia a mietere le prime vittime.
Moïse Koumoué Koffi ministro dell’economia di Houphouët Boigny da un po’ più di un anno, nel novembre del 1990 viene sbarcato e rimpiazzato da un certo Alassane Dramane Ouattara quadro presso l’FMI . Ouattara inoltre sarà nominato alla testa di un comitato interministeriale incaricato di risolvere le problematiche socio economiche.

Alassane Dramane Ouattara è in realtà “raccomandato” dal direttore del fondo monetario internazionale , il francese Michel CAMDESSUS con la missione di applicare la cura imposta alla Costa d’Avorio dagli organismi monetari internazionali.

Sulla scia della nomina di questo quadro dell’FMI con la benedizione della Francia, si genererà una ondata di proteste dei nuovi partiti politici di opposizione che grideranno al complotto . Delle voci inizieranno anche a fare notare che il nuovo arrivato sulla scena politica ivoriana è in realtà un nativo dell’Alta Volta (attuale Burkina Faso).

Per completare il ridisegno del quadro politico ivoriano, il presidente Houphouët instaura la funzione di primo ministro ( funzione mai esistita nell’organigramma del governo ivoriano fino ad allora) e nomina Alassane dramane Ouattara primo ministro. I giornali di opposizione fanno crescere la pressione sopratutto perché prima del suo ritorno come politico in costa d’Avorio, Alassane dramane Ouattara ricevette a suo tempo un premio come funzionario….voltaico .

Con l’obiettivo di fare accettare più facilmente questo straniero alla popolazione ivoriana, il PDCI intraprenderà attraverso tutta la Costa d’Avorio una campagna di spiegazione guidata da Laurent Dona Fologo . Il villaggio di Kong nel nord della Costa d’Avorio viene scelto come villagio d’origine di Ouattara.

La Costa d’Avorio pùo quindi essere sottomessa alla rigida cura del programma d’aggiustamento strutturale dell’FMI, con danni collaterali enormi per il tessuto socio economico del paese. Le principali vittime saranno i funzionari ,insegnanti (dall’asilo nido all’università) compresi .I salari di tutti i nuovi insegnanti della Costa d’Avorio vengono dimezzati della metà. È l’inizio del calvario della scuola ivoriana.

Un altro aspetto di questa cura consisterà in un vasto piano di privatizzazioni sistematiche di gran parte delle imprese pubbliche. La quasi totalità delle imprese pubbliche ivoriane sono privatizzate in condizioni oscure,o al costo di un franco simbolico. C’è da notare che i beneficiari di queste privatizzazioni saranno sopratutto le impresi francesi. Bouygues ad esempio che era già presente nell’edile e nei lavori pubblici (BTP) riceve la gestione dell’acqua e dell’electricità, France Telecom la gestione delle telecomunicazioni ecc ecc…

A-3 Successione di Felix Houphouët Boigny- Primo tentativo di colpo di stato di Alassane Ouattara.

Il 7 dicembre 1993, muore Felix Houphouët-Boigny , presidente della repubblica ivoriana dall’indipendenza.

L’articolo 11 dell’allora costituzione prevedeva che in caso di morte del presidente della repubblica, ad assumere l’interim fino alla fine del mandato presidenziale , sarebbe dovuto essere il presidente dell’assemblea nazione che a quell’epoca era Henri Konan Bedié. Felix Houphouët-Boigny essendo stato eletto per l’ultima volta il 28 settembre del 1990, Henri Konan bedié doveva quindi insediarsi fino ad ottobre del 1995.

La successione di Felix Houphouët-Boigny genera invece une grande confusione inutile alla testa dello stato, tra il primo ministro Alassane Ouattara che fa pubblicare un comunicato nel quale si rifiuta di riconoscere il potere di Henri konan Bedié. Purtroppo per lui lo stato maggiore dell’esercito guidato all’epoca dal generale Robert Geui decide di schierarsi dalla parte del potere legittimo rappresentato da Henri Konan Bedié.

Isolato e senza sostegni al livello istituzionale, dopo aver concluso alcuni accordi politici, Alassane ouattara abbandona le sue pretese, e, il 9 dicembre 1993 Henri Konan Bediè può finalmente insediarsi come secondo presidente della repubblica ivoriana.

Bilancio del primo ministro Ouattara

Presentato al suo arrivo dai suoi sponsor come il salvatore della patria, Alassane Dramane ouattara nel 1993 se ne va dichiarando pubblicamente che lascia le casse dello stato completamente vuote , e non è sicuro che gli stipendi dei funzionari verranno versati. Come per confermare queste parole, Henri Konan Bedie dichiarerà nel suo libro intervista « les chemins de ma vie » (i sentieri della mia vita) , uscito nel 1999 alle edizioni PLON,che il bilancio di Alassane Ouattara , arrivato alla testa del governo ivoriano in un periodo di pressioni esercitate dall’FMI e la banca mondiale era completamente negativo.

A-4 Bédié e la condotta del potere.

Appena arrivato al potere, Henri konan Bédié decide di reintrodurre l’autoritarismo politico. Lo scontro diventa inevitabile tra il nuovo regime e i leader dell’opposizione che sono Laurent Gbagbo (fronte popolare ivoriano) e Djèni kobina dell’Assembramento dei repubblicani (RDR-Trasfughi del PDCI).Dopo la morte di Djéni Kobina, il RDR sceglie Alassane Dramane Ouattara come nuovo capo.

Per soddisfare gli estremisti del suo partito e per barrare la strada alle ambizioni presidenziali di Alassane Dramane Ouattara, Henri Konan Bedié lancia la sua campagna per “l’ivoirité” (ivorianità) , che tra le altre decisioni, vieta l’accesso alla magistratura suprema ai non ivoriani e di fatto esclude Alassane dramane Ouattra dalla corsa alla presidenza.

L’8 dicembre del 1994 una nuova disposizione adottata all’assemblea nazionale ritira infatti il diritto di voto ai residenti africani non ivoriani. L’articolo 49 del testo indica che per essere illeggibile alla presidenza della repubblica, “bisognava discendere da genitori entrambi ivoriani di nascità, non aver mai rinunciato alla nazionalità ivoriana, ed essere residente in modo continuativo in costa d’avorio da almeno 5 anni prima della data delle elezioni tranne nei casi di nomina a un posto diplomatico all’estero”.

L’elezione di Henri Konan Bediè come presidente della repubblica nel 1995 non placa le animi, al contrario, lo scontento popolare si accresce attizzato dalla sua politica d’esclusione e la crescita economica negativa. Nel 1999, Alassane Ouattara deve lasciare precipitosamente la Costa d’Avorio perché destinatario di un incolpazione giudiziaria seguita qualche mese dopo da un mandato di arresto internazionale emesso contro di lui.

Il 24 dicembre, una giunta militare guidata dal generale Robert Guei Rovescia Henri Konan Bedie prende il potere e decide di condurre la transizione politica fino alle elezioni presidenziali previste nell’ottobre del 2000.

L’elezione presidenziale Boicottata da gran parte dell’elettorato si svolge in un clima teso. La candidatura di Alassane Ouattara (per vizio di forma , falso in scrittura privata e non idoneità perché straniero) e quella di Henri Konan Bedie (per non presentazione della documentazione medica) vengono rigettate. Laurent Gbagbo si presenta solo contro il capo della giunta militare Robert Guei, chi ,dopo aver cercato di imporre par la forza dei risultati falsati, deve andarsene sotto la pressione di una folla inferocita et una grande parte dell’esercito che decide di schierarsi dalla parte del vincitore Laurent Gbagbo.

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Da ribelli a proprietari di ville.

Ecco una delle ragioni per cui dal 2002 i ribelli di Ouattara hanno ucciso migliaia d’ivoriani. Ecco a cosa è servito il sangue versato. Dal 2002 uccidono, violentano, rubano per potersi costruire ville à Ouagadougou la capitale del Burkina Faso .

 

In queste immagini, possiamo ammirare le ville di alcuni baroni del regime Ouattara. Ville costruite da Guillaume soro , ex studente diventato primo ministro dopo esser stato la voce de la ribellione armata. Wattao, ex caporale diventato commandante nella ribellione attuale vice comandante de la guardia presidenziale di Ouattara, sherif Ousman, altro ex sotto ufficiale, diventato comandante nella ribellione , e oggi uno degli uomini forti della nuova armata di Ouattara. Questi sono alcuni degli uomini che dal lontano 1999 hanno partecipato a tutte le insurrezioni armate , organizzate e finanziate dalla Francia che hanno insanguinato la Costa d’Avorio. I soldi per costruire tutte queste bellissime case provengono ovviamente dai traffici organizzati da questi uomini durante il periodo in cui controllavano solo il nord della costa d’Avorio e dal racket sistematico. Traffici di Cacao, di caffè , di diamante, cottone, rubati ad onesti coltivatori e venduti transitando dal Burkina Faso che serviva allora da retrovia ai ribelli.

 

La villa di guillaume soro

La Villa dell'ex caporale Issiaka Ouattara "Wattao"

La villa di Sherif Ousman, altro ex sotto ufficiale, diventato comandante durante gli anni della ribellione

 

La villa di Sidiki Konate

 

La Villa di Hervé morou Ouattara

 

In Giallo, la Villa di Una delle amanti di Guillaume soro

C’è  da notare che durante gli anni della ribellione , il primo impatto de la gestione dell’amministrazione da parte delle forze ribelli di tutta la zona CNO (centro nord Ovest) fu una perdita secca di milioni di euro colletti dai ribelli ma mai versati all’erario . Si parla di un pregiudizio subito dal tesoro pubblico stimato a circa 366 milioni di euro solo per il traffico delle materie prime.

 

Il mancato guadagno per lo stato ivoriano per i 7 anni di ribellione è stimato à circa 8 miliardi di euro.

 

 

Kafilodjo Touré

Source: infodabidjan.net

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